L’educazione l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo — N.
Mandela
Il 2 ottobre, in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza, queste e altre toccanti parole han preso vita a Verona, nelle voci degli studenti delle classi 4 A, 5 A e B della scuola Forti, della meravigliosa orchestra della scuola Fincato Rosani, delle Istituzioni presenti e delle associazioni Azione Comunitaria e Pangea. Tutti insieme per un evento speciale: dedicare a Mandela, cittadino onorario della città dal 1988, un parco simbolo di biodiversità e accoglienza delle differenze. Luogo di incontri, giochi, risate e passi condivisi.
Piccoli e grandi han trasmesso, in vari modi, l’importanza di celebrare il nome di questo testimone di libertà, coraggio e speranza; un uomo che è vissuto per cambiare le cose.
Ha lottato contro un sistema ingiusto: l’apartheid che divideva le persone per il colore della pelle. Ha passato 27 anni in prigione per difendere la libertà e dignità del suo popolo.
E quando è uscito non ha cercato vendetta. Ha cercato pace. Ha cercato unità.
Tra i convenuti c’era anche la “Carovana dei Pacifici”, fatta delle sagome create con cura dalla classe quarta A, ripresa dalle tv locali ai piedi dei microfoni, come una vivace custode di una memoria da agire, trasformare in cammino e ispirazione per tutti. Un alunno ha raccontato del profumo che aveva la ministra, ambasciatrice del Sudafrica e dello scambio avuto con lei in inglese.
“La pace danza con noi come nel girotondo di Picasso” si diceva “come nelle poesie, negli abbracci, nelle note di Shosholoza, suonata dai più grandi e tanto amata da Mandela!”. Una di loro ha commentato così la targa con il suo nome: “È una pianta che cresce, segno di speranza”. Altri han ricordato le sue parole nel silenzio e ascolto di tutti, quelle potenti di un adulto che ha detto: “Basta guerre! Viene la pace”, la mano del sindaco sulla spalla per la foto, il suo saluto, lo stupore negli occhi di chi ammirava i disegni e variopinti cartelloni.
Istantanee di un’esperienza di vicinanza, partecipazione ad un cammino di umanità e cittadinanza attiva che ha reso il gruppo di rappresentanza dell’IC 15 entusiasta d’esserci, assieme alla Dirigente Scolastica Paola Catanzaro e alle insegnanti coinvolte.
Un sentito grazie a questa scuola e comunità che ama interrogarsi, pronunciarsi su ciò che conta davvero, dialogando di continuo con il mondo e con la vita.






0