Grande sorpresa per la classe terza A della scuola Forti, ritratta il 27 settembre sul quotidiano locale “L’Arena”. Un riconoscimento inaspettato che ha riempito di gioia i partecipanti al concorso indetto lo scorso anno da Prospettiva Famiglia, insieme alla Rete Stei. La cerimonia di premiazione, tenutasi presso il centro Civico Tommasoli, ha visto la presenza di Dirigenti Scolastici e rappresentanti istituzionali della Circoscrizione e del Comune.
Il tema di grande attualità dedicato alla “maschera” ha offerto agli studenti e docenti coinvolti, anche degli ospedali e del carcere di Verona, l’opportunità di esplorare l’identità personale e collettiva, ponendo l’accento sull’importanza di essere autentici, di accettarsi e chiedere aiuto quando necessario. In questo contesto, la scuola si è confermata un luogo privilegiato per favorire lo sviluppo dell’empatia e delle relazioni, specie nell’ambito di progetti di Educazione alla Legalità e Cittadinanza consapevole.
Tra i premiati, gli alunni delle scuole secondarie han prodotto filmati e opere artistiche, mentre i nostri più piccoli, con l’aiuto di un’insegnante, han scelto di valorizzare il “momento dell’appello delle emozioni”: una pratica quotidiana vissuta con linguaggi e strumenti creativi, come il “gufometro” e il simbolico travestimento dell’omino degli abbracci.
Durante la cerimonia, ogni bambina e bambino ha avuto l’opportunità di illustrare il percorso svolto con una breve recita, accompagnata dalle voci e dai disegni dell’intera classe, culminando in un esperimento pratico rivolto all’assemblea e in un coinvolgente canto corale di una poesia già inviata al concorso e per l’occasione messa in musica. Anche la scuola Fincato Rosani è stata menzionata per la significativa partecipazione delle classi Seconde, sezioni B, C, D, E. L’emozione è stata palpabile!
Toccanti la testimonianza della mamma di Nicola Tommasoli e il ricordo dell’insegnante Marta Bellamoli, cui è stato dato l’ultimo saluto proprio quel giorno. Figura amata nella nostra comunità scolastica, aveva sempre a cuore gli alunni più fragili.
La pubblicazione sul giornale ha dato ulteriore risonanza all’evento, facendo sentire tutti i premiati parte di un progetto più ampio, un mosaico di volti di una scuola sempre in dialogo con il territorio e con le innumerevoli sfide del mondo che abita.
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